Superbonus 110

Superbonus 110%

Superbonus 110

Pubblicati il 5 Ottobre i due decreti attuativi. Ecco quando conviene incassare l’agevolazione

Con la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, avvenuta ieri sera, sono diventati pienamente operativi i decreti emanati dal Ministero dello Sviluppo Economico riguardanti il Superbonus e il Sismabonus al 110%, introdotti dal Decreto Rilancio.

Ora siamo in attesa dell’attivazione della piattaforma per la presentazione delle domande, piattaforma che dovrebbe essere attiva dal 15 ottobre.

Aspettando questa data cerchiamo di fare un pò di chiarezza su cosa conviene fare:

  • usare direttamente la detrazione
  • cedere il credito
  • la terza opzione il prestito ponte

Che cosa conviene fare?

Usare direttamente il credito d’imposta in 5 anni

Chi usa direttamente la detrazione del Superbonus 110% ne sfrutta tutto il valore, ma in un arco di tempo medio-lungo che si recupera in cinque anni, per chi non ha un’Irpef abbastanza capiente la cessione sarà una soluzione auspicabile se non obbligata.

Cedere il credito

Cessione vale l’80% del valore nominale, chi vende il credito d’imposta monetizza subito, ma ci perde qualcosa.

Cedendo ora il credito d’imposta a una banca, alle Poste o a un’assicurazione, si possono ottenere orientativamente l’80% del valore nominale.

Gli operatori che stanno attivando le piattaforme online, per gestire tutto l’iter, sono dell’opinione che il mercato potrebbe assestarsi su un prezzo d’acquisto un po’ più elevato.

Tra gli oneri da mettere in conto, si deve tener presente che, in caso di cessione del credito, tutti gli intermediari finanziari chiedono l’apertura di un conto corrente.

In molte circostanze, inoltre, l’operazione sarà anche l’occasione per proporre al cliente l’acquisto di altri prodotti come polizze assicurative (contro le calamità naturali, sulla vita del proprietario, ecc. ecc.).

Fra le due opzioni c’è la variabile del prestito ponte.

Variabile prestito ponte

Nel confronto tra utilizzo diretto e cessione si può inserire anche l’opzione prestito ponte.

Chi non intende pagare interamente i lavori di tasca propria, può valutare di farsi anticipare dalla banca il corrispettivo per la cessione del credito d’imposta.

Se la pratica va a buon fine, va messo in conto un costo del finanziamento per famiglie e condomìni nell’ordine del 2,5-3% (Taeg) su base annua.

Quella del finanziamento è una possibilità che diventa interessante, ad esempio, per chi sta acquistando una casa da ristrutturare e sta prendendo il mutuo e la spesa per i lavori: in questi casi, la cessione coperta dal prestito ponte risultare una buona soluzione.

La prospettiva decennale

Va poi considerata l’aspettativa su ciò che potrebbe accadere nei dieci anni successivi, e cosa consentono di fare le regole attuali:

  • se la casa viene venduta, la detrazione passa all’acquirente, ma le parti possono concordare che resti all’ex proprietario;
  • qualora il beneficiario muoia, la detrazione si trasferisce agli eredi solo se mantengono la “detenzione materiale e diretta” del bene;
  • se il beneficiario passa al regime forfettario o diventa incapiente (perché subentrano altre detrazioni e/o perché il reddito si abbassa o si azzera), la norma consente di cedere il credito d’imposta – per le spese sostenute nel 2020 e 2021 – anche in annualità successive.

In conclusione, studiando i decreti emanati e pubblicati e analizzando le strategie messe in atto da i vari soggetti interessati, emerge un quadro complicato e in piena evoluzione, che non consente di far dire quale soluzione sia meglio per far risparmiare i proprietari delle abitazioni e di permettergli di effettuare i lavori di miglioramento delle proprie abitazioni e condomini in maniera serena.

Quindi ad oggi ogni caso andrà studiato singolarmente e per far questo ci si dovrà affidare ad un professionista o meglio ad un team di professionisti come lo STUDIO MANCINI 110% che aiuti le persone a percorrere la strada migliore.

Comunque una considerazione importante da fare c’è ed è quella che qualunque sia la scelta che si farà per la detrazione, questo Superbonus 110% è un’ottima occasione per migliorare l’efficentamento energetico e la prestazione energetica delle nostre unità immobiliari, e questo ci permetterà di avere un risparmio economico in bolletta stimato fra il 40% e il 50% sui consumi per il raffreddamento e riscaldamento, aumenterà il nostro confort quotidiano e quindi l nostra qualità della vita, ma soprattutto inquineremo dimeno aiutiamo a diminuire l’inquinamento mondiale e a migliorare il clima.

Autore: Arch. Piermario La Camera

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