I vincoli di tutela - Studio tecnico Mancini

Vincoli di tutela

vincoli di tutela sono delle “limitazioni” al potere di eseguire in maniera diretta un intervento edilizio su un immobile, poiché lo stesso ricade in un’area vincolata per particolari situazioni di pregio storico, archeologico, paesaggistico e ambientale in genere e pertanto necessita di particolare tutela.

In maniera molto sintetica, ma non esaustiva, si può dire che i vincoli riguardano modifiche della “scatola dell’edificio”.

Pertanto in casi di interventi che non modificano le facciate dei fabbricati (es. mutamenti della destinazione d’uso, variazioni della tramezzatura interna, frazionamenti..) non vi è la necessità di richiedere pareri preventivi a meno di edifici tutelati per legge, di importante interesse storico o ricadente all’interno di Parchi.

Non sono soggetti ad autorizzazione paesaggistica gli interventi eseguiti entro il 24 maggio 2024 che rientrano nelle tolleranze costruttive fino al 6% previste dal Dl “salva-casa” o, in alternativa, avvalersi delle tolleranze costruttive fino al 2% previste dal D.P.R. 31/2017.

Ad ogni modo è consigliabile una ricognizione mediante un professionista di fiducia presso gli uffici tecnici preposti, al fine di chiarire l’eventuale regime vincolistico che norma l’area d’intervento.

Dopo aver individuato il vincolo a cui siamo assoggettati ed accertato la regolarità urbanistica dell’immobile in esame, bisognerà richiedere all’Ente tutore (Regione, Soprintendenze, …) il relativo nulla osta per eseguire gli interventi edilizi di interesse.

La richiesta di autorizzazione verrà inoltrata dal richiedente avente titolo e corredata da documenti a firma di tecnico abilitato che attestano la conformità dell’intervento alle normative di tutela imposte dal vincolo stesso.

Il rilascio del parere favorevole avverrà in maniera espressa oppure, ove previsto, per silenzio-assenso in caso di decorso dei tempi in assenza di risposta dell’Ente tutore.

Dopo aver ritirato il parere favorevole, in forma espressa o per silenzio-assenso, è possibile presentare presso l’ufficio tecnico comunale la pratica edilizia più appropriata per eseguire l’intervento (es. C.I.L.A., S.C.I.A…), munita di eventuale nulla osta condominiale, se necessario.


Geom. Alessandro Grupico
Iscritto al Collegio dei Geometri di Roma al n. 9337

(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata.)

 

0 commenti

Lascia un Commento

Vuoi partecipare alla discussione?
Sentitevi liberi di contribuire!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *