Accertamento catastale di terreni e fabbricati rurali

 

Ognuno di noi, quando riceve la “letterina” dell’Agenzia delle Entrate, prima di aprirla conta almeno fino a 10, certo di ricevere una brutta notizia.

E la notizia diventa bruttissima quando viene notificato l’accertamento su degli immobili dei quali non si ha assolutamente conoscenza.

Questo è ciò che sta capitando nell’ultimo periodo a molti contribuenti.

Ma andiamo per ordine.

Gli uffici tecnici erariali nella loro riorganizzazione e probabilmente nella ricerca di fare cassa, stanno inviando moltissime lettere di accertamento delle proprietà immobiliari, relative a terreni e fabbricati rurali.

Le richieste si stanno condensando soprattutto nei piccoli Paesi di origine dei nostri nonni e bisnonni, dove l’AdE vuole fare chiarezza su tante proprietà esistenti ma sconosciute all’occhio del Fisco o almeno non pienamente conosciute.

Dalla visura catastale di tali beni, le intestazioni catastali risultano generalmente frammentate ed il più delle volte relative a proprietari nati alla fine del 1800 e ad oggi non più viventi.

In alcuni casi ci si ritrova inconsapevolmente eredi di quote minime di immobili totalmente sconosciuti alla storia familiare.

E per di più in comproprietà con altri improbabili intestatari.

Viene quindi chiesto al contribuente di collaborare, aggiornando tali intestazioni catastali e comunicando i dati delle denunce di Successione o di eventuali atti di vendita che hanno portato all’alienazione di queste proprietà immobiliari.

Ma non finisce qui!

Molti di questi beni, rifiniti e dotati di abitabilità, risultano ancora denunciati al Catasto come “fabbricati rurali”, ovvero immobili posti al servizio di terreni agricoli, che non producono rendita e che hanno una tassazione molto bassa, basata sul terreno su cui insistono.

Sono delle posizioni anacronistiche che si riscontrano in particolare nei Paesi di origine dei nostri avi.

Questi immobili hanno ormai perso le condizioni di ruralità e dovranno essere aggiornati negli archivi tariffari del Catasto Fabbricati, con conseguente modifica del regime tributario precedente.

Tale dichiarazione di variazione dello stato, comporterà la presentazione telematica della planimetria catastale a firma di tecnico abilitato, presso l’Ufficio Provinciale competente.

La planimetria dovrà indicare necessariamente lo stato dei luoghi, ma per una sua completa regolarità amministrativa, dovrà garantire anche la regolarità urbanistica.

In questi contesti edilizi di Comuni sorti già dai primissimi del 900 ma che hanno tardato molto nel dotarsi di un Piano regolatore Generale, risulta spesso complicato conformare i titoli edilizi alla reale consistenza della casa o della cantina lasciata in eredità dai nonni.

“Prevenire è meglio che curare”, diceva un noto spot che calza a pennello con le attività di controllo e due-diligence preventiva che devono essere svolti prima di compravendere una proprietà immobiliare.

L’assistenza di un tecnico competente ed esperto dell’ambito, potrà aiutare nella risoluzione di qualsiasi problematica, consentendo di stipulare una compravendita serena in tempi celeri e senza grattacapi.

Ed alla fine dovremo anche ringraziare l’Agenzia delle Entrate che ha innescato il processo di ricerca e di regolarizzazione amministrativa del nostro bene!

Redatto il 17.05.2022

Geom. Alessandro Grupico
Geometra, Imprenditore, Blogger, Autore di un libro di Soluzioni per Agenti Immobiliari

(Le notizie ed i dati forniti nell’articolo derivano da personali studi ed interpretazioni dello scrivente e non equivalgono a consulenze tecniche applicabili in via generale ad ogni casistica inerente il tema, da valutarsi in maniera professionale e mirata.)
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